LESSICO FAMILIARE
«Nel corso della mia infanzia e adolescenza mi proponevo sempre di scrivere un libro che raccontasse delle persone che vivevano, allora, intorno a me. Questo è, in parte, quel libro: ma solo in parte, perché la memoria è labile, e perché i libri tratti dalla realtà non sono spesso che esili barlumi e schegge di quanto abbiamo visto e udito».
Lessico famigliare è il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e piú duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo straordinario romanzo è delineata già nel titolo. Famigliare, perché racconta la la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perché le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. Scrive la Ginzburg: «Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c'incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti, o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire "Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna" o "De cosa spussa l'acido cloridrico", per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole».
In appendice la Cronistoria di «Lessico famigliare» a cura di Domenico Scarpa e uno scritto di Cesare Garboli.
Edad recomendada: Adultos.
GINZBURG NATALIA
Nació en Palermo en 1916 y vivió en Turín, Londres y Roma, donde murió en 1991. Einaudi publicó su libro La strada che va in città; Fue así; Todos nuestros ayeres; San Valentin; Las voces de la tarde; Las pequeñas virtudes; Léxico familiar; Cinco novelas cortas; Me casé contigo por alegría; Sagitario; Familia; La familia Manzoni; La ciudad y la casa; Nunca debes preguntarme; Serena Cruz o la verdadera justicia; Querida Michele; Es difícil hablar de uno mismo. Conversación a varias voces conducida por Marino Sinibaldi; No podemos saberlo. Ensayos 1973-1990; Todo el teatro; La entrevista. Comedia en tres actos; Una ausencia. Cuentos, memorias, crónicas 1933-1988 y Vida imaginaria.